Quando un dente viene estratto, la mancanza dello stimolo masticatorio comporta un fisiologico riassorbimento dell’osso in corrispondenza dell’edentulia.
Il processo di riassorbimento è soggettivo: infatti in alcuni casi anche il passaggio di decine di anni da un’estrazione non comporta un significativo cambiamento della disponibilità ossea nella sede edentula, in altri invece bastano pochi mesi/anni per portare ad un riassorbimento significativo dello spessore e dell’altezza ossea disponibile, rendendo quindi impossibile il posizionamento di un impianto senza prima aver fatto una rigenerativa ossea.
La causa del riassorbimento oltre che temporale può essere infiammatoria. Infatti le cisti dentali possono accrescersi all’interno dell’osso comportandone un’erosione progressiva. Quando presenti vanno rimosse eliminando l’eziologia della lesione stessa.
Spesso l’approccio risolutivo può essere conservativo/endodontico. Quando questa soluzione non è percorribile la terapia deve essere chirurgica e consiste nella rimozione della lesione cistica.
Una volta rimossa si posiziona in corrispondenza della lacuna, quando necessario, un innesto di osso sintetico. Oltreché sintetici gli innesti possono essere autogeni, cioè prelevati direttamente dal paziente in altre regioni del cavo orale.
Sono varie le metodiche di intervento di rigenerativa dell’osso:
–Grande rialzo del seno mascellare (sinus lift), viene effettuato nell’arcata superiore e consiste nell’eseguire una botola in corrispondenza della zona dove sarà eseguito il rialzo della membrana di Schnejder. Una volta scollata la membrana si posiziona l’innesto osseo, successivamente viene richiusa la botola con una membrana riassorbibile che funge da barriera protettiva ed impedisce al tessuto mucoso di invadere la botola e di compromettere quindi la riuscita dell’intervento;
–Ricostruzione di cresta ossea, la parte di osso mascellare e mandibolare dove sono alloggiati i denti, viene incrementata di spessore mediante apposizione di osso sintetico o prelevato in altre sedi della bocca;
–Rigenerazione ossea, viene effettuata in casi di perdita importante di osso per estrazione di denti, di vecchi impianti o per rimozioni di cisti e consiste nel chiudere le cavità mediante l’uso sempre di biomateriale perfettamente compatibile.
Dopo un intervento di rigenerazione ossea la nostra struttura consegna un patentino rigenerativo sul quale vengono specificati i codici identificativi e tutte le caratteristiche tecniche e di biocompatibilità del materiale utilizzato per l’innesto.
Dopo aver eseguito questi interventi, salvo rari casi in cui il posizionamento degli impianti potrà essere eseguito contestualmente alla rigenerativa ossea, bisognerà aspettare la fisiologica osteointegrazione dell’osso, che può variare dai 3 ai 6 mesi di tempo, per poi poter procedere senza problemi al posizionamento degli stessi nell’osso rigenerato.
Per cui non temere, esiste una soluzione anche per te che hai da tanto tempo delle edentulie.
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