Sei alla ricerca di un sorriso smagliante?

SBIANCAMENTO DENTALE PROFESSIONALE

Con l’arrivo della primavera tutto sembra tornare a nuova vita, le giornate si allungano e le occasioni da condividere cogli amici si moltiplicano… Proprio per questo il tuo sorriso non può costituire un deterrente ad incontri ed eventi sociali.

Come tendiamo a rinnovare il guardaroba, allo stesso modo non c’è nulla di male nel migliorare il nostro sorriso. E quale miglior trattamento d’urto se non lo sbiancamento dentale professionale?

 

Ne hai già sentito parlare ma non hai mai approfondito? Ti piacerebbe avere un sorriso smagliante ma non sai cosa fare per ottenerlo?
Abbandona le false credenze ed i metodi fai-da-te  e scopri come far tornare a splendere il tuo sorriso continuando la lettura!


UN SORRISO SMAGLIANTE? 
ECCO COME OTTENERLO!

LO SBIANCAMENTO DENTALE PROFESSIONALE:
UNA SOLUZIONE D’URTO

Lo sbiancamento dentale professionale è un trattamento estetico che consente di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi. 

La sua funzione, principalmente rivolta a favorire l’estetica dentale, in realtà si rivela più di un “vezzo”. Lo sbiancamento, infatti, è utile anche per risolvere casi di discromie severe imputabili a cause diverse, fra le quali possono essere annoverate: fumo, assunzione regolare di alimenti e bevande pigmentanti, tetracicline in età infantile, otturazioni in amalgama ed alcune patologie sistemiche.

È importante però fare una premessa: l’azione dello sbiancamento è efficace solo sui denti naturali; esso, infatti, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.

 È bene tenere conto di questo aspetto fin dal principio per calibrare le proprie aspettative e non restare potenzialmente delusi dal risultato ottenuto. Un esaustivo ed approfondito  colloquio iniziale col proprio dentista consentirà di avere chiari gli obiettivi raggiungibili mediante questo trattamento a seconda della propria situazione di partenza.

A CHI È RIVOLTO LO SBIANCAMENTO?

Lo sbiancamento dentale professionale è un trattamento che fa parte dell’odontoiatria estetica ed in quanto tale si occupa di perfezionare la bellezza del sorriso.

 Il suo scopo, come abbiamo appena visto, è proprio quello di schiarire la tonalità dei denti ma non agisce in alcun modo nel miglioramento della loro forma (per il quale è necessario ricorrere alle faccette dentali) o della loro posizione (per cui l’apparecchio ortodontico si rivela invece indispensabile).

Pertanto, lo sbiancamento professionale è rivolto a chi cerca una soluzione efficace per ottenere un sorriso smagliante dal punto di vista della tonalità, senza investire troppo tempo e denaro: un vero e proprio trattamento “d’urto”.

Ci sono però alcune condizioni specifiche in cui è bene evitarlo, come nei ragazzi di età inferiore ai 14 anni, nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento. Anche in altri casi potrebbe essere precluso; per questo, prima di procedere, un’attenta valutazione del dentista si rivelerà imprescindibile.

IN CHE MODO SI EFFETTUA LO SBIANCAMENTO?

Ci sono vari metodi professionali, perciò eseguibili soltanto dal dentista, per ottenere un colore leggermente più chiaro dei propri denti ma è sempre bene tenere conto dei limiti imposti dalle condizioni di partenza di ciascuno e dal trattamento scelto.

Per dei cambiamenti radicali, infatti, il solo sbiancamento professionale potrebbe non bastare.

Generalmente, lo sbiancamento professionale sfrutta l’azione di agenti chimici di diversa natura e a concentrazioni diverse. L’azione in profondità è potenziata da lampade al plasma, necessarie alla loro attivazione. 

L’agente chimico più utilizzato è il perossido di carbammide, che una volta attivato si scinde in perossido d’idrogeno ed urea. Il perossido di idrogeno, in percentuali del 35-38%, una volta che viene esposto a fonti luminose si attiva liberando ossigeno. L’ossigeno, a sua volta, penetra nella struttura del dente innescando una reazione di ossido-riduzione a catena che scompone le molecole delle macchie in composti incolori e di piccole dimensioni, facilmente eliminabili. I denti acquisiscono così una tonalità più chiara rispetto a quella di partenza. 

L’intero trattamento in poltrona ha una durata di circa 40-60 minuti e deve essere necessariamente sempre preceduto da una seduta d’igiene orale professionale in quanto la superficie dei denti, prima di essere sbiancata, deve essere pulita da placca e tartaro.

CHE RISULTATO ASPETTARSI?

I risultati dello sbiancamento dentale professionale eseguito dal dentista sono decisamente più efficaci e visibili rispetto a quelli che si possono ottenere con un trattamento simile domiciliare. 

L’entità dello sbiancamento è variabile e dipende sia dalla percentuale di perossido utilizzata sia dal tempo in cui il perossido rimane effettivamente a contatto con la superficie dei denti.

Purché effettuato su denti naturali, il trattamento può far guadagnare una o due tonalità di colore rispetto a quella di partenza, che deve essere attentamente valutata ed annotata dal dentista.

Le tonalità di colore vengono misurate mediante scale colori di riferimento: la scala VITA è tra le più note ed utilizzate in ambito odontoiatrico. 

La durata del risultato dello sbiancamento dentale professionale nel tempo è variabile e soggettiva, in quanto dipende sia dalla percentuale e dall’esposizione all’agente chimico sbiancante, sia dalle abitudini della persona.

 

Per questo qui di seguito abbiamo redatto un piccolo vademecum con i consigli più utili per mantenere il tuo sorriso più bianco più a lungo!

INDICAZIONI POST-SBIANCAMENTO

Le 48 ore che seguono lo sbiancamento dentale professionale sono essenziali per ottenere il migliore dei risultati nel tempo. 

È bene evitare:

  • CIBI COLORATI: tè, caffè, vino rosso, frutta e verdura (come mirtilli, fragole, fagioli, barbabietole, cavoli, spinaci, ecc), liquirizia, caramelle, chewing gum, liquori e succhi di frutta;
     
  • CIBI E BEVANDE ACIDE: coca cola, cedrata, aranciata, pomodori e suoi derivati, olio;
     
  • SOSTANZE COLORATE: dentifrici colorati, collutori, clorexidina, fumo e tabacco.
  •  È raccomandata piuttosto una “dieta bianca” per le prime 48 ore dopo il trattamento, che comprende ad esempio: pasta e riso conditi con il burro, petto di pollo, prosciutto cotto, patate, mele e pere.

 Dopo lo sbiancamento è bene evitare di lavare subito i denti ma mantenere delle sane e corrette abitudini d’igiene orale consentirà di far durare il risultato più a lungo. Raccomandato quindi l’uso di spazzolino e dentifricio per almeno tre volte al giorno dopo i pasti principali, insieme ai mitici alleati dell’igiene orale: filo interdentale, idropulsore e collutorio.

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