Total smile

Come ottenere un sorriso da sogno!

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Nel nostro viaggio verso il sorriso dei sogni è giunto il momento di fare un’altra sosta… Una sosta che potrebbe interessare chi, come te, forse, sta trascurando da troppo tempo ormai la propria salute orale…

La storia che condividiamo con te oggi , raccontata direttamente dalle parole del dottor Chicone, vuole essere l’emblema del fatto che, anche in situazione difficili, anche nei casi più complessi, è possibile fare qualcosa per tornare a sorridere – e noi in questo siamo esperti.

Quello di oggi non è solo la condivisione di un caso difficile eccezionalmente risolto, ma anche un monito di speranza per chi, come te magari, sta attraversando un periodo duro a causa della condizione del sorriso ed ha bisogno della spinta giusta per iniziare a fare qualcosa.
Perché sì, anche se si parte da un caso complesso, tornare a sorridere non deve più rappresentare soltanto un sogno ma una reale possibilità!

 

Vuoi scoprire quale storia abbiamo in serbo per te oggi? 

Continua a leggere e lo scoprirai! 

TOTAL SMILE

DESCRIZIONE DEL SORRISO RITROVATO IN UN CASO COMPLESSO

Il caso di oggi è molto particolare: parleremo di come è stata effettuata la riabilitazione della bocca di questo paziente il cui desiderio più grande era raggiungere il sorriso dei suoi sogni, quello che non lo avrebbe più messo in imbarazzo in alcuna occasione.

Grazie ad una sovversione completa dei rapporti sia verticali che orizzontali, nonché della dimensione verticale della bocca, ha finalmente ottenuto una vera e propria rivoluzione dell’estetica del sorriso!

 

Ecco le parole del dott. Chicone che ti racconteranno la storia ed il percorso vissuto da questo paziente. Puoi anche decidere di vedere ed ascoltare la spiegazione del caso guardando il video su YouTube 

Questo è un caso molto complesso perché per poterlo riabilitare abbiamo dovuto risolvere innanzitutto il problema del canino superiore in posizione ectopica, la cui sezione è stata riabilitata con la rimozione dello stesso, la rigenerazione ossea e la correzione della parabola muco-gengivale. Quindi, con degli allungamenti della corona è stato possibile ripristinare il sorriso riportando una dimensione verticale corretta tra l’arcata superiore e quella inferiore.

Anche per quanto riguarda la chiusura, essendoci una posteriorizzazione della mandibola – un rapporto in seconda classe, come si dice in termini tecnici – ed un morso profondo, i denti i superiori “sommergevano” completamente i denti inferiori.

Pertanto, la risoluzione del caso è stata possibile con un’armonica gestione dei tessuti e del livello osseo, nonché della dimensione verticale dei denti, sia superiormente che inferiormente.”

 

 

MA ORA ENTRIAMO PIÙ NEL DETTAGLIO…

 

“Il paziente non è mai rimasto senza denti, neanche in fase provvisoria. Subito dopo l’approccio chirurgico di riposizionamento corretto della parabola gengivale e l’allungamento delle corone cliniche, è stato consegnato il provvisorio, sia per l’arcata superiore che per quella inferiore.

Nel settore frontale inferiore i denti risultavano mobili, pertanto sono stati riabilitati con degli impianti.”

 

 

L’IMPORTANZA DELLA PROGETTAZIONE

 

“In questa fase vedete la progettazione della soluzione definitiva. Questo è un fresaggio di quella che sarà poi la soluzione definitiva, in prova biscotto, cioè l’ultima prova prima della consegna in cui si va a perfezionare il colore dei denti.

Nei settori posteriori inferiori i denti del paziente non sono stati rivestiti in ceramica. Abbiamo adottato invece la soluzione in ceramica a replicare il livello della gengiva, perché a seguito della correzione dei rapporti superiori ed inferiori abbiamo dovuto inclinarci leggermente in avanti con la soluzione dentale. 

Pertanto, per l’ideale integrazione con i tessuti, è stato necessario applicare questa gengiva che, come vediamo dalle foto, non è affatto visibile esteticamente.

Per i quattro denti inferiori avvitati su impianti abbiamo usato ceramica integrale, con una sottostruttura in zirconia (non c’è metallo internamente); poi la stratificazione in ceramica è stata realizzata dal nostro odontotecnico con una caratterizzazione ideale di quello che è il profilo del dente, sia dal punto di vista occlusale, la parte superiore e le cuspidi, sia dal punto di vista estetico: i colori che replicano lo smalto dentale e, nella progettazione frontale, in particolare superiore, le caratteristiche rifiniture “grigiastre” dei margini incisali che replicano, con il passaggio della luce, quella che è la situazione estetica di un sorriso naturale.”

 

 

COS’È DAVVERO FONDAMENTALE PER RITROVARE IL SORRISO?

 

Il dottor Chicone continua la descrizione del caso:

“È stato possibile riabilitare il sorriso del paziente in pochi mesi, si è attesa solo l’integrazione completa degli impianti inferiori che sono stati caricati immediatamente in fase provvisoria, quindi subito dopo il loro posizionamento avvenuto contestualmente alla rigenerazione ossea e tissutale.

Nella fase definitiva è possibile vedere tutta la superficie in ceramica consegnata nell’arcata superiore ed il corretto adattamento dei tessuti mucosi. È fondamentale considerare come in questo intervento sia stata completamente rivoluzionata la simmetria superiore ed inferiore.

Inoltre, è bene notare come, con una corretta gestione dei tessuti in fase provvisoria nell’intervento chirurgico di gengivectomia nonché di modellazione della parabola muco-gengivale e del riassetto osseo prima di ridurre i denti, sia stato possibile ottenere una gengiva sana con delle simmetrie corrette, sia verticali che orizzontali, tra l’arcata superiore e l’arcata inferiore.

Infine,  il sostegno dei tessuti – quindi il labbro superiore ed inferiore quando si sorride – e l’armonia estetica di tutto il terzo inferiore del viso, risultano essere assolutamente naturali e finalmente confortevoli per il paziente.”

 

IL SORRISO, FINALMENTE RITROVATO!

 

Il dottore conclude: “In testa a testa si notano l’assoluta naturalezza estetica del sorriso e la corretta guarigione della zona dove, in alto a sinistra, era posizionato il canino ectopico, cioè in posizione completamente fuori dall’asse occlusale del dente.

Questo è il sorriso che finalmente il paziente ha potuto recuperare, sorriso che da decenni aspettava!”

 

Se ti trovi in una situazione similare e pensi che sia impossibile risolvere definitivamente il tuo caso, puoi valutare dalla storia clinica di questo paziente come in pochi mesi e preservando la struttura dentale sana recuperabile – gli unici elementi irrecuperabili in questa situazione specifica erano il canino ectopico e gli elementi inferiori – sia possibile riabilitare il sorriso con un recupero completo dell’estetica e della funzionalità masticatoria.

Vorresti saperne di più?

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